CONTROGUERRA – È con una condanna ad un anno per falso ideologico e tentata truffa per il geometra Domenico Grilli che il giudice Massimo Biscardi ha chiuso, questo pomeriggio, il processo per la tentata truffa del terremoto a Controguerra. Processo che ha visto invece l’assoluzione degli altri tre imputati, il geometra Francesco Silvi e gli architetti Pasquale Di Biagio e Marco D’Annuntiis, "perché il fatto non sussiste" (il pm Stefano Giovagnoni, nella precedente udienza, aveva chiesto la condanna per tutti). La vicenda che aveva visto i quattro professionisti finire a processo è quella relativa alla tentata truffa per i presunti danni del terremoto dell’Aquila, con i due geometri e i due architetti accusati di aver firmato perizie asseverate che avrebbero falsamente attestato un nesso di causalità tra il sisma e le lesioni di alcune abitazioni per le quali erano stati chiesti i relativi fondi. Lesioni che secondo l’accusa erano preesistenti al sisma e che al massimo, in alcuni casi, si sarebbero solo aggravate. In tutti i casi finiti sotto la lente di ingrandimento della Procura i fondi non erano stati erogati, da qui l’accusa di tentata truffa. Quella su Controguerra era solo una delle numerose inchieste su presunte truffe del terremoto aperte dalla Procura di Teramo negli anni scorsi. Inchieste che hanno toccato anche Corropoli (con un’indagine che aveva coinvolto lo stesso Grilli), Isola del Gran Sasso e Canzano.
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